
Sono un'esperta sognatrice e non amando l'aereo, faccio spesso viaggi con la fantasia: è molto più comodo e non si paga il biglietto! Ma quando c'è da stare a terra, faccio un lungo salto senza paracadute e a volte rschio di farmi davvero male! Sono un'incoerente di nascita: volevo uscire da mia madre, ma poi, mi sono legata attorno al collo il cordone ombelicale; anche adesso da adulta, voglio essere indipendente ma sono l'unica a stare ancora in casa dei miei! Ho una laurea in scienze giuridche e a breve una in legge, ma ho il sangue pieno di poesie e poco di articoli codicistici: ma la poesia la uso per sognare mentre la legge quando devo svegliarmi e stare con gli occhi aperti! Amo il bianco ma mi vedo bella se vestita di nero! Sono simpatica, ma il mio volto non dice questo a chi mi osserva! Non sono timida, ma il mio viso diventa spesso rosso! Al conrario di chi vuole fare diete prosciuganti, io faccio la dieta del gamberetto: vado al contrario e dico che vorrei ingrassare! Abiterei in città, nel frastuono delle auto e dei commercianti che litigano, degli universitari squattrinati in giro alla ricerca di un autobus, nella moltitudine della gente sotto le feste di Natale...ma poi, mi manca il mare e non c'è ricordo più dolce se non lui..amico mio! Ho 29 anni e sono una bambina capricciosa come la pizza che adoro! E se un giorno avrò un bambino, sento che saremo alla pari: non crescerò per aspettare lui!
28 marzo 2011
SCARICA BARILI...SCARICA CLANDESTINI!!!

21 marzo 2011
OPERAZIONE "ODISSEA ALL'ALBA": GUERRA O MISSIONE???
Se mi chiedessero se sono d'accordo con l'attacco degli alleati in Libia io risponderei così:"la storia ci insegna che nessuna libertà e nessun principio costituzionale è mai stato conquistato senza combattere...e in senso lato, possiamo dire che nessuna meta e nessun grande progetto si conquista senza combattere...non sono d'accordo col portare la guerra senza che ci sia stata una mediazione convincente, questo sì...e allora la mia critica in queste trattative risiede proprio in tal senso: non mi pare che ci sia stata in questa circostanzaun grande tentativo di conciliazione. Ho visto mobilitarsi questa "piccola" coalizione solo negli ultimi giorni e prima ancora che qualcuno ai vertici dell'Onu avesse dato il via, già qualcuno attaccava..come se stesse fremendo di farlo da un sacco di tempo! Almeno questa è stata la sensazione che ho avuto io seguendo con ansia questi giorni di notiziario. Come se non si vedesse l'ora di far "lavorare finalmente" questi soldati di guerra, e mettere in azioni miliardi di euro buttati su capolavori d'ingegneria come questi tornado, o caccia "mamma"...qualcuno piu' esperto di me ne saprà di più....da un giorno all'altro così sento parlare la televisione di una guerra in Libia...di un precoce attacco da parte dei francesi...mah"! Dopo almeno 18 anni dall'ultima guerra...almeno mi sarei aspettato un giusto termine di preavviso...non una doccia così fredda...oppure una motivazione ben salda...non che non ci sia per carità...ma valeva davvero la pena che ben 5 paesi si schierasero su un paese così povero? Davvero era necessaria la guerra in senso stretto per far desistere uno scapestrato e un milioncino di inservienti dello scapestrato???

14 marzo 2011
ASPETTANDO L'ESTATE
Vivo aspettando un giorno...e così mi distacco dal mondo reale, dal presente...vivo aspettando l'estate, il sole e così non mi godo il dolce focolare dell'inverno...la notte accanita e avvolgente...vivo aspettando il mare e così non godo del profumo della terra bagnata dalla pioggia...ma cosa posso fare io che vivo abbracciata di raggi caldi del sole...che amo vestirmi di sabbia infuocata...essere cullata dal mare salentino...cercare con le dita distesa sulla spiaggia, dolci conchiglie nascoste...cosa posso fare se la mia mente s'accende di un bagliore rinato solo d'estate....se tutto mi ricorda e mi riporta al mare...ai colori degli ombrelloni..al vento profumato di bilboa...alla dolce abbronzatura sulla pelle...ai capelli bagnati e freschi sulle spalle...a tutto quello che fa battere il cuore...di caldo e d'afa...e di vita!!!!
03 marzo 2011
COME UN DELFINO
Non so se avete guardato il mini telefilm ieri sera su canale 5, "Come un delfino": ecco, questo è stato un esempio emblematico di come si costruisca una fobia nel corso della vita.
Il protagonista, Alessandro Dominici, interpretato dallo splendido Raul Bova, aveva da piccolo perso il padre, annegato in mare. Lui era solo un bambino e aveva fatto di tutto per salvarlo, aveva nuotato incessantemente per raggiungere il padre che annegava , ma non aveva abbastanza allenamento, il fiato era diventato sempre più corto e lui era dovuto risalire su in superficie...Era cresciuto con questo senso di colpa che lo aveva portato ad allenarsi sempre di più nel nuoto..ma il rimorso col tempo si trasformò in un male fisico...ed ecco che ancora la mente umana puo' esternare il rimuginio sottoforma di dolore fisico: non riusciva più a portare a termine una gara, un male al cuore lo costringeva a fermarsi ogni volta a metà, non riusciva ad arrivare fino alla fine!
Tutto rievocava il padre che moriva lentamente e lui non riusciva a raggiungerlo...la sua mente (ed ecco il ruolo protettivo della mente), gli aveva costruito un male fisico per "giustificare" il fatto che lui non potette quel giorno aiutare il padre...quel male fisico se l'era costruito col tempo, per fungere da corazza contro il senso di colpa diventato ormai insopportabile!!!
Il protagonista, Alessandro Dominici, interpretato dallo splendido Raul Bova, aveva da piccolo perso il padre, annegato in mare. Lui era solo un bambino e aveva fatto di tutto per salvarlo, aveva nuotato incessantemente per raggiungere il padre che annegava , ma non aveva abbastanza allenamento, il fiato era diventato sempre più corto e lui era dovuto risalire su in superficie...Era cresciuto con questo senso di colpa che lo aveva portato ad allenarsi sempre di più nel nuoto..ma il rimorso col tempo si trasformò in un male fisico...ed ecco che ancora la mente umana puo' esternare il rimuginio sottoforma di dolore fisico: non riusciva più a portare a termine una gara, un male al cuore lo costringeva a fermarsi ogni volta a metà, non riusciva ad arrivare fino alla fine!
Tutto rievocava il padre che moriva lentamente e lui non riusciva a raggiungerlo...la sua mente (ed ecco il ruolo protettivo della mente), gli aveva costruito un male fisico per "giustificare" il fatto che lui non potette quel giorno aiutare il padre...quel male fisico se l'era costruito col tempo, per fungere da corazza contro il senso di colpa diventato ormai insopportabile!!!
Ma grazie all'aiuto di giovani carcerati appassionati di nuoto di cui lui è allenatore, impara a capire come quel maledetto giorno fosse solo un bambino e che aveva fatto di tutto per salvarlo...allora il suo senso di colpa si trasformò in una sfida con se stesso...nella voglia di raggiungere la meta e niente lo avrebbe, stavolta, fermato!
Nella finale di nuoto, Alessandro, sotto gli occhi di tutti, impauriti per la sua salute, si butta in piscina e inizia a nuotare forte, forte come mai aveva fatto prima...e quando il suo cuore, (il suo senso di colpa) lo chiama ancora una volta nel bel mezzo della gara, lui si ferma come annegato sott'acqua, ma qualcosa in lui gli ricorda la verità, gli ricorda un bambino che nuota disperatamente, che ha fatto di tutto...e in un attimo balza dall'acqua sotto gli occhi stupiti di tutti, e per recuperare il tempo perso in apnea, nuota a delfino, con grandi salti incalzanti...il suo cuore stavolta glielo permette...gli permette di arrivare fino alla fine, fino al podio!
Nella finale di nuoto, Alessandro, sotto gli occhi di tutti, impauriti per la sua salute, si butta in piscina e inizia a nuotare forte, forte come mai aveva fatto prima...e quando il suo cuore, (il suo senso di colpa) lo chiama ancora una volta nel bel mezzo della gara, lui si ferma come annegato sott'acqua, ma qualcosa in lui gli ricorda la verità, gli ricorda un bambino che nuota disperatamente, che ha fatto di tutto...e in un attimo balza dall'acqua sotto gli occhi stupiti di tutti, e per recuperare il tempo perso in apnea, nuota a delfino, con grandi salti incalzanti...il suo cuore stavolta glielo permette...gli permette di arrivare fino alla fine, fino al podio!
Grande morale quella di questo film, che ci insegna come a volte per proteggerci ci costruiamo fobie, paure insensate, ostacoli...ci boicottiamo da soli nell'avanzare della vita,per paura di quello che c'è dopo o di quello che c'è stato prima, quando basta accettare e accettarci, perdonare e perdonarci per andare lontano, e a volte per essere i primi!!!
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