(...) Ma Io non so come si arreda un animo inquieto, come si rende confortevole una casa che non è una casa…non so e credo che non si possa sapere e che non ci sia un manuale per saperlo. Io penso che il nostro animo sia la casa più bella che c’è…perché è originale , è nostra e ha delle stanze chiuse a chiave…che non bisogna aprire a nessuno,accessibili solo a noi.
Anche questa casa,come quelle di mattone,dovrà essere curata, affrescate le pareti , spazzata via la polvere,deve essere sempre pulita e profumata, cosparsa del nostro profumo preferito…di pini bagnati di pioggia, di scogli percossi dal mare , di composite fresche…di lenzuola bianche di lino…di grani scotti dal sole, del bagnasciuga al tramonto, di piccole alghe seccate …di tutto…Questa casa non si lascia a nessuno,non si eredita e non si vende:è nostra sin dalla nascita e lo sarà sempre…nessuno la vede ma la notte ci torniamo tutti per dormire…ed è dolce come la stanchezza d sera!é il nostro rifugio quando siamo tristi ,è la fonte da dove sgorgano le nostre lacrime (...) (Dal romanzo Animo Inquieto di Daniela Giorgino)
1 commento:
Questo paragrafo (che conoscevo già) mi è sempre piaciuto particolarmente.
Ehi, ho visto che hai pubblicizzato il mio blog! Ahaha, matta!
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