Scrive di te la mia penna impazzita
su insensate righe di poesia notturna
come appunti casuali in una pagina sgualcita.
Scrive di te desideri inespressi
scrive che non posso ma se potessi
vestirei di te le nude genti
e ti poserei poi come un bambino
tra le molli braccia delle madri in attesa,
in chi ha solo odio e in chi non si è arreso.
Se io potessi e non lo posso fare
ti porterei dove il sole è più cocente
nelle fangose case e nelle finte chiese
a chi per la fame non ha più fame...
a mio padre.
Ma inutile creatura son io per far niente
e solo disegnarti posso con la mente:
schizzo di matita su papiri di fango,
incisione fioca su di un telo bianco.
Laddove giacciono i resti della guerra
bimbi sereni continuano a giocare
che' per natura hanno scordato ieri
e che per questo credono nel domani.
Taglia di un vestito troppo stretta
che poche membra possono indossare
ma a noi nudi resta la speranza,
piccola casa con immenso focolare.
.
2 commenti:
leggo e rileggo...mi piace... mi piaci
...ciao mia cara...la tua dolcezza si sprigiona e si sente quando scrivi e a me piace questo, non è da tutti...tutti dovrebbero voler fare, per poter fare...
un abbraccio!!!
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