A volte per nasconderci, diveniamo ciò che gli altri vorrebbero che noi fossimo: ridiamo a crepapelle perché potrebbero preoccuparsi di un sorriso mancato,dei nostri occhi non molto vivaci…e a noi non rimane altro che dimenticarci per un attimo,per qualche ora o per molto tempo,così tanto a volte che ci dimentichiamo chi siamo,qual è il nostro desiderio più grande,la nostra meta,se esiste una meta.
Mi capita spesso di notare che alcuni ridano troppo spesso senza neanche sapere perché, di vedere sui loro visi, sorrisi menzogneri di chi vuole dimostrare a chi lo osserva di non aver paura di nulla, che è forte per il solo fatto di non mostrare il suo dolore agli altri; e se poi sono soli mentono a sé stessi di essere veramente così: escono dalla loro pelle come fanno d’estate i serpenti, la lasciano scivolare via, tra le cose inutili di cui ci disfacciamo durante il lungo cammino.
Capita spesso però che la parte di noi che abbiamo abbandonato per strada di fronte a quel bivio, ce la ritroviamo davanti, costretti a riprenderci quella pelle, ad accettarla e ad andare avanti con quella addosso e imparare anche ad amarla, così com’è (…)
( Dal romanzo " Ali di cera"di Daniela Giorgino)
1 commento:
Bellissimo e purissima verità!
Mi piace molto anche il titolo del romanzo!
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