Sono un'esperta sognatrice e non amando l'aereo, faccio spesso viaggi con la fantasia: è molto più comodo e non si paga il biglietto! Ma quando c'è da stare a terra, faccio un lungo salto senza paracadute e a volte rschio di farmi davvero male! Sono un'incoerente di nascita: volevo uscire da mia madre, ma poi, mi sono legata attorno al collo il cordone ombelicale; anche adesso da adulta, voglio essere indipendente ma sono l'unica a stare ancora in casa dei miei! Ho una laurea in scienze giuridche e a breve una in legge, ma ho il sangue pieno di poesie e poco di articoli codicistici: ma la poesia la uso per sognare mentre la legge quando devo svegliarmi e stare con gli occhi aperti! Amo il bianco ma mi vedo bella se vestita di nero! Sono simpatica, ma il mio volto non dice questo a chi mi osserva! Non sono timida, ma il mio viso diventa spesso rosso! Al conrario di chi vuole fare diete prosciuganti, io faccio la dieta del gamberetto: vado al contrario e dico che vorrei ingrassare! Abiterei in città, nel frastuono delle auto e dei commercianti che litigano, degli universitari squattrinati in giro alla ricerca di un autobus, nella moltitudine della gente sotto le feste di Natale...ma poi, mi manca il mare e non c'è ricordo più dolce se non lui..amico mio! Ho 29 anni e sono una bambina capricciosa come la pizza che adoro! E se un giorno avrò un bambino, sento che saremo alla pari: non crescerò per aspettare lui!

26 febbraio 2011

PROPRIO MERITATO!!!

Quando si deve sostenere un esame universitario sono tanti i fattori che scatenano ansia! Ad esempio vi posso racconare la mia ultima esperienza d'esame, nonostante ormai sia stata la quarantesima volta in cui mi sono trovata faccia a faccia con un docente.
La mattina del 24 febbraio mi sono svegliata, anzi mi sono alzata, perchè di fatto non ho proprio dormito, alle 6.30 e, dopo una settimana di sole, fuori c'era la tempesta e un freddo allucinante....ho fatto colazione, ho scaraventato mia madre giù verso l'auto e frettolosamente mi sono seduta in auto...arrivata alla fermata il pullman era già parcheggiato e io per salire su ho messo i piedi in un torrentucolo d'acqua...anche perchè non potevo altrimenti..non c'erano vie di scampo, e le mie scarpette Puma si sono imbevute d'acqua!!! Ho pensato tra me e me che si stava già mettendo bene la cosa!!! Poi si è messo pure il pullman che a tratti si fermava ...l'autista era pure novello e ogni tanto telefonava agli altri colleghi per avere delucidazioni...poi si mettevano ragazzuoli puzzolenti che salivano sul pullman urlanti...Comunque arrivata alla fermata dell'università apro l'ombrello che mia madre tanto premurosamente ma aveva lanciato dal finestrino dell'auto mentre io correvo verso il pullman, dicendomi che era il migliore che c'era in casa...certo...mi ha accompagnato per pochi metri...prima che il vento lo ripiegasse all'infuori!!! Mi abbandona anche lui...entro in facoltà e lo appendo...lì ci siamo salutati per l'ultima volta...non ci siamo mai piu' visti! L'aula è piena di rumorosi esaminandi che agitatamente si fanno vento coi libretti universitari...riscaldamento ai massimi livelli...ma la professoressa ci ha dimenticati pure lei!!! E' di sotto, nell'aula Magna B...noi la raggiungiamo dopo 3 ore di attesa...e lei col sorriso ci accoglie senza chiederci nemmeno scusa...come se nn fosse accaduto nulla...in due ore ne interroga soltanto due...Intanto la mia ansia inizia a bollirmi nella testa...anche grazie a dei tipi che mi interrogano su tutto l'esame...mi sembra di essere stata preinterrogata dai miei colleghi prima!!!! Il freddo dai mie piedini inondati sale sulle spalle...ho brividi e sento freddo...ho paura di avere la febbre! Intanto mi raggiunge il mio ragazzo che mi consola...mi interroga pure lui!!!! Gli dico l'art 39...lo amo questo articolo! Finalmente arriva il mio turno...mi chiama l'assistente e mi chiede l'art 39...QUALCOSA SI SMUOVE IN QUESTA MATTINATA GRIGIA E FREDDA...col sorriso sulle labbra e negli occhi inizio a parlare della libertà sindacale e percorro tutto il libro quasi, senza fermarmi...lei mi osserva attenta...sonda il terreno, mi scruta desiderosa di sviarmi, mi fa domande a trabocchetto...ma io avanzo incalzante...QUESTA E' LA MIA MATERIA...NON MI PUO' FREGARE...mi chiede Ferrajoli...CAVOLO L'HO LETTO STAMATTINA...MA NON IMPORTA LO DICO UGUALE AMODO MIO...quel modo ha funzionato in pieno...finito di discorrere...lei prende il mio libretto...e sussurra un fievole ma dolce suono: TRENTA!
Ad un tratto mi accorsi che i miei piedi erano asciutti...l'aula vuota...le spale rilassate...il mio ragazzo seduto sopra le gradinate sorridente, e i colleghi che mi avevano preinterrogata mi osservavno dubbiosi seduti sulle gradinate piu' basse....ERO L'UNICA AD AVER PRESO 30...TUTTO INTORNO ERA OVATTATO E NON SENTIVO PIU' NESSUN RUMORE...SOLO UN SENSO DI SOLLIEVO E DI FELICITà PER UN 30 PROPRIO MERITATO!!!

1 commento:

Simona Giorgino ha detto...

E' proprio vero, gli esami sono sempre delle avventure particolari! Ci sarebbe da scriverne un libro!
Complimenti per il tuo 30!!!