Sono un'esperta sognatrice e non amando l'aereo, faccio spesso viaggi con la fantasia: è molto più comodo e non si paga il biglietto! Ma quando c'è da stare a terra, faccio un lungo salto senza paracadute e a volte rschio di farmi davvero male! Sono un'incoerente di nascita: volevo uscire da mia madre, ma poi, mi sono legata attorno al collo il cordone ombelicale; anche adesso da adulta, voglio essere indipendente ma sono l'unica a stare ancora in casa dei miei! Ho una laurea in scienze giuridche e a breve una in legge, ma ho il sangue pieno di poesie e poco di articoli codicistici: ma la poesia la uso per sognare mentre la legge quando devo svegliarmi e stare con gli occhi aperti! Amo il bianco ma mi vedo bella se vestita di nero! Sono simpatica, ma il mio volto non dice questo a chi mi osserva! Non sono timida, ma il mio viso diventa spesso rosso! Al conrario di chi vuole fare diete prosciuganti, io faccio la dieta del gamberetto: vado al contrario e dico che vorrei ingrassare! Abiterei in città, nel frastuono delle auto e dei commercianti che litigano, degli universitari squattrinati in giro alla ricerca di un autobus, nella moltitudine della gente sotto le feste di Natale...ma poi, mi manca il mare e non c'è ricordo più dolce se non lui..amico mio! Ho 29 anni e sono una bambina capricciosa come la pizza che adoro! E se un giorno avrò un bambino, sento che saremo alla pari: non crescerò per aspettare lui!

26 febbraio 2011

LA MIA STRADA

TANTO E NULLA HO POTUTO IMPARARE
E ANCORA MENO HO SAPUTO INSEGNARE.
HO CERATO DI RISVEGLIARE LA MIA ANIMA
A VOLTE ASSOPITA E STANCA.
HO MANGIATO SASSI
E BEVUTO LACRIME DI CHI AVEVA MENO DI ME
.
QUANTE VOLTE MI SONO PERSA,
E GRAZIE A LORO HO RITROVATO LA STARDA
MA QUANTE NOTTI MI SVEGLIO ANCORA
E PENSO
SE QUESTA SIA DAVVERO LA MIA STRADA.

(DANIELA G.)

AL BIMBO CHE SARAI


Chiamami quando sei solo
e solo nel vuoto vagherai
se nelle risate della gente ti sentirai smarrito
e dell'ipocrisia sarai preso ostaggio.
Cercami di notte
quando sagome ignote ti spaventeranno
se il tuo cuore crucciato incalzera' insistente
e come un cucciolo smarrito abbasserai lo sguardo...
non ci sara' notte tanto lunga
ne' la tua strada sarà mai tanto stretta
ed io saro' lì alla fine di quella che prenderai
e senza dirti nulla
ti seguiro' nel silenzio
di una lunga sera.

(DANIELA G.)

PROPRIO MERITATO!!!

Quando si deve sostenere un esame universitario sono tanti i fattori che scatenano ansia! Ad esempio vi posso racconare la mia ultima esperienza d'esame, nonostante ormai sia stata la quarantesima volta in cui mi sono trovata faccia a faccia con un docente.
La mattina del 24 febbraio mi sono svegliata, anzi mi sono alzata, perchè di fatto non ho proprio dormito, alle 6.30 e, dopo una settimana di sole, fuori c'era la tempesta e un freddo allucinante....ho fatto colazione, ho scaraventato mia madre giù verso l'auto e frettolosamente mi sono seduta in auto...arrivata alla fermata il pullman era già parcheggiato e io per salire su ho messo i piedi in un torrentucolo d'acqua...anche perchè non potevo altrimenti..non c'erano vie di scampo, e le mie scarpette Puma si sono imbevute d'acqua!!! Ho pensato tra me e me che si stava già mettendo bene la cosa!!! Poi si è messo pure il pullman che a tratti si fermava ...l'autista era pure novello e ogni tanto telefonava agli altri colleghi per avere delucidazioni...poi si mettevano ragazzuoli puzzolenti che salivano sul pullman urlanti...Comunque arrivata alla fermata dell'università apro l'ombrello che mia madre tanto premurosamente ma aveva lanciato dal finestrino dell'auto mentre io correvo verso il pullman, dicendomi che era il migliore che c'era in casa...certo...mi ha accompagnato per pochi metri...prima che il vento lo ripiegasse all'infuori!!! Mi abbandona anche lui...entro in facoltà e lo appendo...lì ci siamo salutati per l'ultima volta...non ci siamo mai piu' visti! L'aula è piena di rumorosi esaminandi che agitatamente si fanno vento coi libretti universitari...riscaldamento ai massimi livelli...ma la professoressa ci ha dimenticati pure lei!!! E' di sotto, nell'aula Magna B...noi la raggiungiamo dopo 3 ore di attesa...e lei col sorriso ci accoglie senza chiederci nemmeno scusa...come se nn fosse accaduto nulla...in due ore ne interroga soltanto due...Intanto la mia ansia inizia a bollirmi nella testa...anche grazie a dei tipi che mi interrogano su tutto l'esame...mi sembra di essere stata preinterrogata dai miei colleghi prima!!!! Il freddo dai mie piedini inondati sale sulle spalle...ho brividi e sento freddo...ho paura di avere la febbre! Intanto mi raggiunge il mio ragazzo che mi consola...mi interroga pure lui!!!! Gli dico l'art 39...lo amo questo articolo! Finalmente arriva il mio turno...mi chiama l'assistente e mi chiede l'art 39...QUALCOSA SI SMUOVE IN QUESTA MATTINATA GRIGIA E FREDDA...col sorriso sulle labbra e negli occhi inizio a parlare della libertà sindacale e percorro tutto il libro quasi, senza fermarmi...lei mi osserva attenta...sonda il terreno, mi scruta desiderosa di sviarmi, mi fa domande a trabocchetto...ma io avanzo incalzante...QUESTA E' LA MIA MATERIA...NON MI PUO' FREGARE...mi chiede Ferrajoli...CAVOLO L'HO LETTO STAMATTINA...MA NON IMPORTA LO DICO UGUALE AMODO MIO...quel modo ha funzionato in pieno...finito di discorrere...lei prende il mio libretto...e sussurra un fievole ma dolce suono: TRENTA!
Ad un tratto mi accorsi che i miei piedi erano asciutti...l'aula vuota...le spale rilassate...il mio ragazzo seduto sopra le gradinate sorridente, e i colleghi che mi avevano preinterrogata mi osservavno dubbiosi seduti sulle gradinate piu' basse....ERO L'UNICA AD AVER PRESO 30...TUTTO INTORNO ERA OVATTATO E NON SENTIVO PIU' NESSUN RUMORE...SOLO UN SENSO DI SOLLIEVO E DI FELICITà PER UN 30 PROPRIO MERITATO!!!

21 febbraio 2011

IL SEGNO DEI PESCI

Il segno dei Pesci e' caratterizzato in maniera privilegiata dal fatto di chiudere il cerchio dello Zodiaco. Viene popolanamente considerato instabile e volubile; in realta', il suo compito e' quello di rimettere in discussione tutto quello che e' stato fatto prima di lui. Per far cio', spesso si isola in un proprio mondo, fatto di emotivita' e di sensazioni che appartengono solo a lui. Quando si affaccia sul mondo reale, lo fa con canoni che sono riservati al suo modo di essere. Ha un modo critico e artistico di porsi. E', dunque, un creativo. Inoltre, ha un'intuizione senza uguali, che fa pensare a lui come a una persona con un potenziale "sesto senso".
Come tutte le persone particolarmente buone, il Pesci e' facilmente influenzabile dal prossimo, spesso negativamente. Non di rado, soffre perche' non viene compreso dall'ambiente circostante. Quando, pero', riesce a inserirsi in un contesto lavorativo o sociale che capisce il suo grandissimo potenziale di innovazione e di miglioramento, puo' essere apprezzato piu' di chiunque altro, e addirittura diventare un leader.
Per quanto concerne il rapporto con la Salute, il segno dei Pesci e' legato sia al sistema immunitario che ai piedi. Una persona dei Pesci potrebbe, di conseguenza, soffrire di malattie virali, che vanno subito diagnosticate e fermate prima che debilitino l'organismo. Inoltre, ha problemi agli arti inferiori: vesciche e unghie incarnite possono presentarsi, soprattutto nella stagione estiva. Da notare, poi, che la straordinaria sensibilita' del segno dei Pesci puo' causargli malanni di natura nervosa.
Come immaginabile, per una persona che vive molto del suo tempo in un proprio mondo, il Pesci e' straordinariamente romantico, come nessun altro segno dello Zodiaco. Il problema e' capire quando il suo amore e' davvero rivolto a una persona e quando e' invece rivolto all'idealizzazione di tale persona.
Il Pesci ripone una fiducia smisurata nella coppia e va, ovviamente, in crisi se qualcosa gli fa comprendere che la perfetta armonia fra due persone e' molto difficile da raggiungere. A volte, a causa di queste presunte delusioni, tende a tradire il partner. Il senso di colpa, pero', lo fa tornare indietro. Per evitare che un partner Pesci tradisca, bisogna mantenere la sua illusione che l'amore possa essere eterno, ideale e privo di mondane asperita'.

19 febbraio 2011

AZZURRO

AZZURRO E' IL CIELO,
PEZZO DI CARTA ATTACCATO ALL'ARIA,
LENZUOLO STRAPPATO AGLI ANGELI,
E’ IL MANTO DI MARIA.

AZZURRO E' UN GRANDE FOGLIO ARROTOLATO
CHE IO FACCIO DIVENTARE CIELO PER IL PRESEPE
IL GIORNO DI NATALE.
 


AZZURRI SONO GLI OCCHI DI BAMBINI CHE LACRIMANO PER LA GIOIA
QUELLI DI BAMBINI CHE RIDONO PER NON MORIRE
DI MIA MADRE
 
AZZURRO E' QUESTO QUADRO SCHIZZATO
DI BLU E DI BIANCO E INSIEME FUSI
SUL TAVOLACCIO DI UN PITTORE SENZA IDEE.
(DANIELA G.)

MIA MADRE

 
 
 
 


Gli occhi che Dio ha disegnato sul tuo viso
sono gocce di inchiostro cadute dal pennino
perle di fiume ringrigite dal tempo
che la vista di tanti anni ha consumato.
le tue mani si muovono veloci e senza indugio
come zanne di tigri impazzite
o come dita di esperti suonatori
Per me tutto sei...
 la coerenza, la giustizia
instancabile inerzia
la dimostrazione e l'utile esempio
bussola della mia nave in mare aperto

sei la leggerezza
la mia culla
un quadro di cui non esiste un falso

la fonte da dove sgorga il mio sangue
mia madre!

(Daniela Giorgino)

PERLA



Sei perla di un mare salmastro
raccolta lì ,
tra i rubini coralli,
nel mio cuore ovattato
posata dolcemente,
cullata e amata
come fossi stata mia
da sempre;
di me stessa preziosa gloria
disegno delle mie ossute mani,
combinazione di tasselli ignoti
che non saprei nemmeno io
indovinare;

perla che disseti la gioia inappagata,
pietra lucente di sole negli occhi,
folle disegno di una mente insensata,
desiderio innato
del mio cuore impaziente
e non so nemmeno quando
nè dove,
da quale marino sfondo o immediato tempo
ti potrò raccogliere,
per posarti
piccola e innocente,
nel mio ospitale e solitario ventre.

 (DANIELA GIORGINO)

L'ULIVO

Mi ricordi me, così come sei
appesantito dalla ricca chioma
poggi la tua forza sul tuo tronco contorto.
Diverso come appari da ogni simile,
seduto per sempre sull'arida terraa.
Candela di cera
plasmata dalle vecchie mani del tempo
più di me resti fedele a questa terra
conosciuta da te prima che io nascessi
e da te ricordata per molti anni dopo di me.


Tra i tuoi rami grigiastri e secchi
stanche formiche trovano pace
timidi uccelli cercano casa
ma non come te
sono fiera degli sfregi del tempo
e non come te
mi abbandono ai suoi segni incalzanti

(DANIELA GIORGINO)

A TE

Fossi tu l'ultima goccia di pura acqua,
io, assetata da un sole cocente,
ti terrei tra le mie mani
e starei lì
ferma
per non farti cadere.

Fossi tu quella spina nel cuore,
impigliata tra le sanguinose carni,
ti terrei dentro di me
stretta
e di quel dolore godrei.





Fossi tu l'ultima lacrima a dover cadere dai miei occhi,
aridi li spalancherei al mondo e riderei per  sempre.

(DANIELA GIORGINO)

PICCOLA MENTE

Riccioli teneri
non ancora tagliati
Occhi rotondi color della terra
dove non scorgo pupilla
Pelle di seta bianca
Gote rosse come l’orsetto che stringi
per far addormentare
bimba che l’altra meta’ maschile non hai conosciuto
lacrima bianca come la voce che gridi
pura come una goccia di neve al sole
inconsapevole istinto
ti osservo ogni giorno
e vorrei essere da te insegnata
che tu mi tendessi la tua piccola e bianca mano
e che mi conducessi nei luoghi del tuo pensiero
dove il ricordo di eri domani non ci sara’.
(DANIELA GIORGINO)

 
 
 

18 febbraio 2011

ODE ALLA GELOSIA

mi sembra che sia simile ad un dio
quell'uomo che ti sta seduto a fronte
e che ti ascolta tanto da vicino,
voce soave,

riso d'amore dolce sorridente;
e questo mi sconvolge il cuore in petto:
non appena ti guardo, sull'istante
manca la voce,

la lingua mi si spezza; per le membra
fuoco sottile corre all'improvviso,
nulla più vedo e sento nelle orecchie
rombare il sangue;

freddo sudore tutta mi pervade,
un tremito mi prende epiù dell'erba
divento verde; e sento inme che sono
già quasi morta;

ma tutto è tollerabile...
(SAFFO)


Saffo è una poetessa che a me piacque in particolar modo quando andavo al liceo...mi affascinavano le sue poesie e in particolar modo mi incuriosiva il suo modo di fare poesia e di raccontare l'amore...un pò particolare...diverso dagli altri poeti! Vi starete chiedendo perchè...bhe se avete letto con attenzione la sua poesia capirete che si tratta di una gelosia...e in questo nulla cambia rispetto ai poeti lirici...ma cambia nel momento in cui la gelosia così accesa e forte fino a farle tremare la voce e rabbrividire le mebra..è rivolta allo stesso sesso!
Non c'è nulla di strano in tutto questo, almeno non lo è oggi, anche se si incontrano casi di discriminazioni ancora in molte situazioni, ma all'epoca di Saffo...forse sì! Stiamo parlando di una poetessa nata nel 600 A.C. !!!! Una poetessa che ha avuto il coraggio, ed è stata la prima, a fare quello che oggi viene chiamato in gergo moderno "outing"...ossia ha confessato nelle sue poesie il suo amore e la passione per le donne...e infatti qui vi inserisco una novità per chi non la sapesse...e ci arriverete da soli non appena vi dirò il posto in cui visse questa grandiosa poetessa...e cioè l'isola di Lesbio...ebbene sì la parola oggi usata perindicare l'omosessualitò femminile, ossia "lesbica" deriva proprio da questa poetessa, tant'è che a volte si usano le espressioni "amore saffico"...per dire amore lesbico ecc...
Tuttavia, non è raro nelle antiche Grecia e Roma incontrare personaggi illustri omosessuali...anzi forse erano molto più frequenti di quanto non lo siano oggi...se possono citare ad esempio alcuni come Giulio Cesare che era notoriamente bisessuale, e tutti a Roma erano a conoscenza del debole che provava per Nicomede, re di Bitinia; questa liaison amorosa provocava ironie continue soprattutto da parte degli oppositori politici di Cesare, uno dei quali, un giorno, davanti a una folla piuttosto numerosa, lo salutò sarcasticamente chiamandolo “regina”. Ancora poi sempre Cicerone  accusò Marco Antonio di essersi “sottomesso“ per denaro, e di essersi pertanto comportato alla stessa maniera di una prostituta. Una differenza tra l'antica Grecia e la Roma antica è netta rispetto alla visione dell'omosessualità..in Grecia addirittura tali rapporti erano considerati educativi...mentre a Roma erano mal visti e attacati dai grandi poeti come qualcosa di cui vergognarsi..i Romani erano molto dediti alle arti belliche ed erano orgogliosi della loro virilità che imponevano sopra ogni cosa...i Greci erano amanti delle arti, della filosofia, della poesia...e l'incontro tra i due mondi fece sì che si compensassero le mancanze...ad esempio la Grecia scarseggiava nelle arti della guerra per le quali invece Roma era imbattibile...l'ellenizzazione del mondo romano porterà quello spirito di poesia e di maga che forse avrà fatto cambiare idee e principi di quei romani un po' burberelli!!! Io amo pensarla così!
Nel prossimo post vi racconterò altre curiosità del mondo antico di cui tanto sono affascinata!!!



17 febbraio 2011

IL MIO PASSATO

Spesso ripeto sottovoce
che si deve vivere di ricordi solo quando mi sono rimasti pochi giorni.
Quello che e’ passato e’ come se non ci fosse mai stato.Il passato e’ un laccio che stringe la gola alla mia mentee toglie energie per affrontare il mio presente. Il passato e’ solo fumodi chi non ha vissuto.Quello che ho gia’ visto non conta piu’ niente.Il passato ed il futuro non sono realta’ ma solo effimere illusioni.Devo liberarmi del tempo e vivere il presente giacche’ non esiste altro tempo che questo meraviglioso istante.


(ALDA MERINI)

16 febbraio 2011

ANIMA

(...) Ma Io non so come si arreda un animo inquieto, come si rende confortevole una casa che non è una casa…non so e credo che non si possa sapere e che non ci sia un manuale per saperlo. Io penso che il nostro animo sia la casa più bella che c’è…perché è originale , è nostra e ha delle stanze chiuse a chiave…che non bisogna aprire a nessuno,accessibili solo a noi.
Anche questa casa,come quelle di mattone,dovrà essere curata, affrescate le pareti , spazzata via la polvere,deve essere sempre pulita e profumata, cosparsa del nostro profumo preferito…di pini bagnati di pioggia, di scogli percossi dal mare , di composite fresche…di lenzuola bianche di lino…di grani scotti dal sole, del bagnasciuga al tramonto, di piccole alghe seccate …di tutto…Questa casa non si lascia a nessuno,non si eredita e non si vende:è nostra sin dalla nascita e lo sarà sempre…nessuno la vede ma la notte ci torniamo tutti per dormire…ed è dolce come la stanchezza d sera!é il nostro rifugio quando siamo tristi ,è la fonte da dove sgorgano le nostre lacrime (...)
                                       (Dal romanzo Animo Inquieto di Daniela Giorgino)

ESSERE SE' STESSI

A volte per nasconderci, diveniamo ciò che gli altri vorrebbero che noi fossimo: ridiamo a crepapelle perché potrebbero preoccuparsi di un sorriso mancato,dei nostri occhi non molto vivaci…e a noi non rimane altro che dimenticarci per un attimo,per qualche ora o per molto tempo,così tanto a volte che ci dimentichiamo chi siamo,qual è il nostro desiderio più grande,la nostra meta,se esiste una meta.
Mi capita spesso di notare che alcuni ridano troppo spesso senza neanche sapere perché, di vedere sui loro visi, sorrisi menzogneri di chi vuole dimostrare a chi lo osserva di non aver paura di nulla, che è forte per il solo fatto di non mostrare il suo dolore agli altri; e se poi sono soli mentono a sé stessi di essere veramente così: escono dalla loro pelle come fanno d’estate i serpenti, la lasciano scivolare via, tra le cose inutili di cui ci disfacciamo durante il lungo cammino.
Capita spesso però che la parte di noi che abbiamo abbandonato per strada di fronte a quel bivio, ce la ritroviamo davanti, costretti a riprenderci quella pelle, ad accettarla e ad andare avanti con quella addosso e imparare anche ad amarla, così com’è (…)
( Dal romanzo " Ali di cera"di Daniela Giorgino)

IL POTERE DELLA MENTE

Avete mai pensato a quanto puo' essere potente la vostra mente? E' capace di stravolgere, di creare per te, di guidarti in maniera giusta o sbagliata....è un registratore! E' molto più concreta di quanto possa sembrare...non è solo emozioni e pensieri...lei fa esattamente quello che il tuo inconscio le dice di fare! 


Quando noi eravamo piccoli, volevamo imparare ed eravamo curiosi di farlo, la mente voleva sapere cosa registrare per permettere di farlo esattamente: è con questa tecnica che abbiamo imparato a camminare o a parlare.
La nostra infanzia è stato un momento lunghissimo di incubazione...assorbivamo quello che ci era necessario per crescere...
Quanta fatica abbiamo fatto...ma è stato tutto naturale: ora siamo adulti e tutto invece ci sembra complicato! Perchè non riusciamo ad essere spensierati come da bambini? Cosa ci trattiene o blocca in una fase di stallo o intermedia? Forse siamo tanto vicini alla meta, forse ci manca un solo gradino...eppure rimaniamo fermi....abbiamo paura di salire quel gradino per vedere oltre...perchè?
La paura fa parte della vita, ci è stata trasmessa dai nostri antenati..è una funzione primordiale, ci allerta dai pericoli, ci fa concentrare, essere vigilanti! La mente ha registrato questo stato di allerta perchè il compito della mente non è mai quello di stravolgerci, ma di aiutarci! Non bisogna mai pensare che i sentimenti del cattivo umore, dell'ansia ci siano mandati dalla mente per boicottarci: anzi, lei ci vuole allertare con quello stesso strumento primordiale tramandatoci, che è ora di cambiare, che qualcosa deve cambiare...se impariamo ad ascoltare la nostra affascinante mente...ne trarremo solo benefici...e saremo libere per sempre....

EMPATIA

Capita spesso di sentirsi  un pò spaesati e di cercare altrove qualcosa che ci faccia orientare...quella bussaola che abbiamo perduto non si sa in quale mare...
Ma se ci guardiamo attorno vediamo tanti volti smarriti..e capiamo di non essere soli..a volte le persone che hanno bisogno di noi, sono prorio accanto..e noi ridiamo con loro, ci scherziamo, ci parliamo a non finire! Ma ci starà ascoltando? Starà ridendo col cuore o solo con la bocca?
Ecco io credo che il modo migliore per crescere sia farci queste domande sempre, ogni volta che abbiamo qualcuno vicino a noi..bisogna saper sentire, io dico, non ascoltare! Sentire abbraccia il senso, o meglio i sensi...c'è bisogno di empatia: questa è la parola chiave...sentire i pensieri altrui come se fossero i nostri...
La bussola si trova così a mio modesto parere, guardando indietro e osservando quanti corridori stanchi si fermano col fiatone...tante volte anch'io mi sono fermata guardando i corridori stanchi aiutandoli a rialzarsi...e mi rendevo conto di riuscire poi a correre ancora più forte di prima!
Ci sono episodi nella lunga corsa che ti fanno fermare, e a gurdare sempre davanti anoi...dove scorgiamo il successo, la gioia, il denaro...che nel presente magari non c'è...ma dietro ci voltiamo mai? E tu che leggi ti sei mai guardati indietro? Cosa vedi?