Sono un'esperta sognatrice e non amando l'aereo, faccio spesso viaggi con la fantasia: è molto più comodo e non si paga il biglietto! Ma quando c'è da stare a terra, faccio un lungo salto senza paracadute e a volte rschio di farmi davvero male! Sono un'incoerente di nascita: volevo uscire da mia madre, ma poi, mi sono legata attorno al collo il cordone ombelicale; anche adesso da adulta, voglio essere indipendente ma sono l'unica a stare ancora in casa dei miei! Ho una laurea in scienze giuridche e a breve una in legge, ma ho il sangue pieno di poesie e poco di articoli codicistici: ma la poesia la uso per sognare mentre la legge quando devo svegliarmi e stare con gli occhi aperti! Amo il bianco ma mi vedo bella se vestita di nero! Sono simpatica, ma il mio volto non dice questo a chi mi osserva! Non sono timida, ma il mio viso diventa spesso rosso! Al conrario di chi vuole fare diete prosciuganti, io faccio la dieta del gamberetto: vado al contrario e dico che vorrei ingrassare! Abiterei in città, nel frastuono delle auto e dei commercianti che litigano, degli universitari squattrinati in giro alla ricerca di un autobus, nella moltitudine della gente sotto le feste di Natale...ma poi, mi manca il mare e non c'è ricordo più dolce se non lui..amico mio! Ho 29 anni e sono una bambina capricciosa come la pizza che adoro! E se un giorno avrò un bambino, sento che saremo alla pari: non crescerò per aspettare lui!

31 maggio 2011

IL MONDO DEI BAMBINI

C'è un mondo fatato, in cui costruire castelli di sabbia, che un'ondata marina butterà subito giù, non è stato mai così divertente; in cui il linguaggio diventa più semplice e immediato, la voce più dolce e il sentire, ovattato.
Un posto che non ti sogneresti mai di visitare, se qualche piccola anima, non ti ci avesse ficcato con la forza!
E' il mondo dei bambini...che una volta scoperto, diventa il libro di favole più bello che tu abbia mai letto; che ti insegna la spontaneità perduta, che ti regala un attimo dopo l'altro di sorrisi e risate pure che, nella realtà, non sempre riesci a provare; il mondo dei bambini che ti osservano fare le cose e, poi, buffamente, cercano di emularti; che ti sorridono coi loro occhi a palla e ti illuminano il viso di una felicità inebriante;
che ti chiedono perchè e tu, scalando montagne di risposte, non riesci a trovarne una innocente; che quando ti vedono arrivare, ti si buttano al collo e ti abbracciano fino a strozzarti; che allungano faticosamente le loro braccine per sfiorarti il viso con le mani e farti una piccola carezza, che dura istanti infiniti; ti dicono che sei bella e appoggiano la loro testa sulla tua; appena ti lasci andare sul divano, poi, silenziosamente, vengono a baciarti sulla guancia, piano, come se tu non te ne accorgessi; quelli con cui ti metti a ballare come una stupida per la strada e per i quali giri a quattro zampe per la casa con loro in groppa; quelli di cui ricordi ogni istante della loro breve vita; che la prima volta che ti chiamano zia, ti fanno sentire già grande e per i quali ti rendi conto di esserlo diventata, quando, desiderosi di condurti non si sa mai dove, mettono la loro piccola e bianca mano nella tua, e tu...chinandoti piano alla loro altezza,  tieni loro la mano con un dito soltanto, perchè la tua mano è troppo grande!  E che appena vedi piangere, vorresti inventare chissà quale diversivo per vedere il loro occhi pieni di lacrime, ridere a crepapelle e subito fai le faccine diventando un mostro o un animale qualunque!
E' un mondo nel tuo mondo, quello dei bambini, una parentesi magica nella quotidianità reale, una vita fatta di piccole vite, quelle di bambini a cui non riusciresti mai a dire no, risposta diffusissima nel mondo reale! La mia parentesi magica è bellissima ed io e Serena ci entriamo spesso...

26 maggio 2011

IL RITORNO DEL MARE

 Il mare di luce mi acceca
ed io lo osservo arrossire
e poi morire nella sera
e poi divenire cielo
e poi ancora notte.
La luna si è nascosta
nell’immenso niente
avvolta dallo spazio incalzante
ed io qui,
su questo scoglio
avvolta dal dolce tremore dell’estate,
ad aspettare a lungo
il ritorno del mare!
 

24 maggio 2011

RICORDI TRA I BANCHI

Se mi giro indietro e ripercorro a ritroso la mia vita fino alle elementari, sento un profumo particolare, che riconoscerei tra mille: il profumo dei libri nuovi di scuola: quelli colorati che parevano libri di favola, con paragrafi piccolissimi che a noi bambini, invece, sembravano non finire mai; quelli i cui personaggi  parlavano tramite vignette e quelli che ancora ricordi, anche a distanza di anni! Quando tornavo a casa dalla libreria, coi testi nuovi, tutta entusiasta li aprivo nel mezzo e avvicinando il naso inspiravo profondamente, quasi a catturare quel profumo di carta nuova, che dopo le elementari, non ho mai più risentito!
Oggi i miei manualoni, sono scritti con caratteri da 11 e mettono quotidianamente a dura prova le mie cornee;  non hanno nessuna immagine; non sento odore di carta, ma di calda fotocopia appena sfornata dalle grinfie dell'addetta, sempre arrabbiata;  i paragrafi a volte mancano del tutto e devo costruirmeli da me insieme ai titoli alle volte: che noia mortale studiare diritto!!!
Meno volentieri invece, vorresti ricordare i giorni in cui, adducendo la solita scusa di aver dimenticato di scrivere i compiti sul diario, andavi a scuola senza aver studiato la poesia: ricordo un giorno, mentre la maestra interrogava gli altri prima di me, che io cercavo di memorizzarla velocemente, ma ahimè, imparai solo le prime due righe e lei mi tirò il libro in testa! Facevano delle vere e proprie torture all'epoca: una mia compagna di banco, nell'ora di matematica, veniva spesso chiamata alla lavagna, forse perchè era stata "sgamata" la sua simpatia nei confronti dell'amata materia, e se ne tornava al posto piangendo e mostrandomi tra le mani, ciocche di capelli appena estirpati dalla maestra pugile!
Ad  un altro fu presa la testa per capelli e fu fatta rimbalzare sul banco come un pallone da baseball: se ne venne il giorno dopo con un cerchio rosso in fronte: sembrava essersi convertito alla religione indù! E come dimenticare il povero M. che se ne venne una mattina con la fronte piena di lividi ( probabilmente era capitato anche lui sotto le zanne della maestra di matematica) che alla domanda della maestra di italiano su che cosa gli fosse accaduto, lui, traducendo dal dialetto all'italiano, rispose fiero: " mi sono ncasciato": ci rido ancora a crepapelle se ci penso! 
E lui, R.; che dire di lui. Si era innamorato di me, e forse troppo, dato che la sua pancia emetteva in mia presenza strani rumori e sfiati  da mera putrefazione; per non parlare di A.,il figlio dell'avvocato, anche lui invaghito di me: per far colpo, buttava a terra i pastelli di R. e gli rubava le cose. Un giorno R.litigò con A. dicendogli:"Ehi, che io non sono ricco come te!"...la maestra pugile agì allora giustamente e lanciò un ceffone ad A.;...e chi se la dimentica la sua faccia da schiaffi!
Che tenerezza pensare a loro: oggi sono esattamente gli stessi: R. operaio e lui, A., ha smesso di rubare pastelli e gomme e oggi fa l'avvocato, anche lui, come il padre!
E la prof. di matematica? La vedo girovagare in città, probabilmente godendo della pensione che percepisce dalla sua attività di pugile: e a distanza di anni...bhe...non ho ancora trovato il coraggio di fermarla per strada!

21 maggio 2011

STOP!!!

Sono arrabbiata con chi ha tutta quell'autostima immeritata, che si permette di accelerare il passo e sgambettando come una top model dei canali locali,  supera la corsia alla mia destra, scavalcandomi come fanno i cavalli in una gara: e qui non si sta facendo una corsa!!!
Sono irreversibilmente annoiata di una vita fatta di un sabato passato a diventare una palma da giardino...con i piedi piantati in un posto qualsiasi di uno dei paesini qualsiasi delle nostre insignificanti città: far finta di ascoltare e convincermi che gli altri sono interessati ad ascoltare me!
Sono stramaledettamente stanca di sentirmi dire che a 29 anni da un mese compiuti, io debba sentirmi vecchia...mentre la pelle del mio viso e del mio collo ancora vincono la forza di gravità e la mattina mi evidenziano che invece sono ancora da vivere! Da scegliere!
E se un giorno non mi va di fare un cazzo...io quel cazzo non lo faccio!!! E se un giorno di merda, mi va di andarmene al mare mentre tutti gli altri lavorano, io ci vado uguale senza per questo sentirmi in colpa!!! A chi devo dar conto, alla fine, se non a me stessa? E quella me stessa, la mattina, mentre si lava il viso e si trucca, mi dice di vivere, di divertirmi..e  se devo dar conto a me...io allora a me soltanto do voce e dico: STOP!!! Da oggi si fa come cazzo voglio io!!!

NOME BLOG MODIFICATO

Salve a tutti, volevo comunicare ai miei follower che il nome del mio blog è stato modificato: ora si chiama "semplicementedaniela"...e non alidipoesia, questo perchè se deve essere il titolo coerente col blog, non scrivo solo poesie, ma tante alre cose! Buona giornata a tutti!!!

20 maggio 2011

GERARCHIA...OSPEDALIERA!!!

In ospedale esiste una gerarchia piramidale incredibile e a qualsiasi grado o livello corrispondono tratti caratteriali e somatici evidenti a chiunque. Allora partiamo subito dalla base della nostra piramide immaginaria:
1) Qui troviamo il c.d."PORTANTINO"che nei tratti somatici è un ragazzo/a gracilino/a, sui trent'anni max 40, che dopo aver tentato inutilmente un posto in amministrazione per via di parenti lontani, dopo varie promesse, alla fine è riuscito ad ottenere il dominio dei carrelli porta-polivetri e finalmente domina incontrastato i reparti e gli ascensori: questi, infatti sono sempre occupati, e tu penserai mentre ansiosamente li attendi per essere operata:"mamma mia qualcuno è rimasto dentro" e invece dopo un po' vedi uscire lui, il portantino, con la sua navicella spaziale pronto a spazzare pantofole, pazienti e tutto ciò che  trova nel suo andazzo mattutino. E quando devi passare per attraversare i corridoi stretti e lunghi dei nostri ospediali, ti trovi a litigare tu e il carrello; non c'è un codice ospedaliero che dirime il traffico carrelli, per cui alla fine, vincono sempre loro: con sapere sopraffino, ti schiacci a sogliola al meglio che puoi e in un attimo le diete dimagranti non servono a nulla, senti che puoi dimagrire da sola!!!: Se poi  vuoi sapere dove si trova il reparto di ortopedia e tu sei sperduto in un'ala opposta, rivolgiti al portantino, ti "porta lui" ovunque!!!
2)  Poi alla base ma molto utili, ci sono LE MENSE: le addette al cibo liquidoso degli ospedali, sono vestite di bianco, e le senti arrivare con la loro cucina portatile ad un'orario che nemmeno i galli valsuviani si sarebbero sognati; tutti contenti i pazienti stanno lì ad osservare la porta della loro stanza per intravedere il carrello acciaioso e per scorgere il sorriso delle addette: ed ecco che spunta lei, con aria depressa, che inizia a lanciare piatti semivuoti di plastica, con dentro...solo un pò di brodino freddo: con autoconvincimento ti chiedi " in fin dei conti sono un paziente, e sto a dieta". Ma poi perchè un paziente deve stare a dieta? Domanda a cui non si sa rispondere! Comunque loro, con i loro sorrisi inesistenti, non so perchè, ma ti fanno anche sentire in colpa quando afferri il piatto lanciato da tre metri di distanza, come se non lo meritassi o costassi al SSN almeno 100 euro a pasto liquidoso: questi vanno forse a gradi? Più il cibo diviene consistente e più l'ASL dovrebbe pagare!!!
3) Arrampicandoci sulla nostra piramide troviamo poi il cuore dell'ospedale: le INFERMIERE: loro per la maggior parte sono sovrappeso, capelli corti, e hanno sempre l'aria arrabbiata: le senti arrivare da lontano calpestando pesantemente e velocemente il pavimento coi loro sandali famosissimi e ti chiedi se hai combinato qualcosa: le vedi correre verso di te e in un attimo ti ritrovi nel braccio una siringa lunga quanto il loro muso: ormai sono abili iniettatrici e lanciano siringhe ovunque...la notte le sogni che ti iniettano liquidi in qualsiasi parte del corpo, in ogni posizione, peggio dei manuali del kamasutra!
4) Un pò più in alto poi troviamo gli SPECIALIZZANDI, i semidottori a cui manca l'iscrizione all'albo, usciti appena dal torpore universitario: torpore che poi, ancora, è loro rimasto. Infatti riconosci subito le loro figure: sono magri, occhiaie, sedere appiattito dalla sedia sui banchi della facoltà, impalati come stoccafissi e occhi alla Bud Spencer, semichiusi. Loro sono grandi camminatori, e fanno i canali negli ospedali perchè cercano qualcosa da fare o qualche invisibile primario o dottore che dia loro qualche direttiva: sono alla ricerca continua di qualcuno che non c'è!!! La loro voce è inesistente, come loro! Sulla tasca del loro insignificante camice stiracchiato a stralci, c'è scritto <specializzando>, e loro nascondono questo, elegantemente con una  biro nera!
5) Alla penultima fascia piramidale troviamo invece i DOTTORI, loro camminano a testa "dritta", non guardano nessuno e i familiari dei pazienti appena operati, per avere qualche notizia, devono fare violenza fisica: si arrampicano su di loro in qualsiasi parte del camice verde, e supplicando qualche informazione si fanno scappare le lacrime per impietosire! Alla fine così facendo, avranno ottenuto solo la pronuncia di una timida frase:" è andato tutto bene, tutto bene"; ti scollano piano dal camice e tu resti lì impalanto con in mano solo qualche pezzo di stoffa verde...
6) All'apice poi troviamo i PRIMARI: i leoni della foresta, camminano con passi leggeri e ampi, quasi a sorseggiare il pavimento, lenti come bradipi e con la faccia fiera rivolta a picco verso l'alto: sembra stiano espiando una colpa nell'inferno di Dante penso io, perchè a tenere la testa così dritta ce n'è di dolore!!! Ma loro no, passeggiano per i corridoi come se non avessero nulla da fare...sfilano, e se dietro capita una barella con un paziente infartato, bhe c'è da sperare solo che il primario si debba infilare nella prossima stanza e liberare la strada..altrimenti l'infermiera che lo trasporta, può avvisare i parenti!

Da ultimo e non lo inserisco nella nostra piramide, c'è il DIRETTORE SANITARIO: eterea figura, inarrivabile divinità dell'olimpo ospedaliero: lui esiste ma non c'è...la sua presenza però si avverte ovunque...dalla scelta del  PORTANTINO col carrello porta polivetri, della MENSA DI LIQUEFAZIONE, delle INFERMIERE lancia siringhe, degli SPECIALIZZANDI scava canali, ai DOTTORI sordo-muti, fino ai PRIMARI che sorseggiano il pavimento con passi da bradipo. E lui, lui dovrebbe essere scelto da una commissione in sede di concorso...qui ci srebbe un'altra piramide da costruire...ma..per oggi lasciamo stare...lì non finiremmo mai!!!

16 maggio 2011

UNA GRANDE FAMIGLIA!!!

A tutti sarà capitato di recarsi in comune per sbrigare qualche affare...che ne so, rinnovare una carta d'identità, cambiare la residenza o richiedere uno stato di famiglia, denunciare l'inizio di un'attività, richiedere l'autorizzazione per la costruzione di una casa ecc...insomma avete visto quanti uffici ho già elencato solo per fare un esempio? Ecco, il comune è una grande famiglia, sì proprio così: perchè a volte, anzi sempre più spesso, capita di intravedere mentre si corre da un ufficio all'altro, sosia ovunque!!! Ma no! Non esistono sosie nei comuni, semmai qualche omonimo! Puoi girovagare infatti per i corridoi infiniti e vuoti della "casa dei cittadini" e notare simpaticamente volti che pensi di aver già visto: in realtà non hai visto gli stessi volti, ma diversi...solo che...bhe...si somigliano! Poi vai a vedere sul sito ufficile del comune in cui hai notato similarità ovunque..e...splash: una doccia fredda ti avvolge! Ti accorgi che i dipendenti hanno quasi tutti gli stessi cognomi..coordinano, dirigono e dipendono da fratelli, sorelle, padri..e se non hanno lo stesso cognome magari sono nuore o generi!!! Che grande famiglia il comune..e beati loro: sapete perchè? Non perchè lavorano in comune, in fin dei conti, non è che tutti dobbiamo aspirare a lavorare lì dentro? Beati loro perchè, pare che in alcuni comuni, a vincere i concorsi AD EVIDENZA PUBBLICA siano sempre guardacaso i membri di una stessa famiglia...superando anche laureati brillantemente e con master...che famiglie intelligenti!!!

COMETA D'ARGENTO

Su di una notte d'estate
disegno il tuo profilo
con strascichi di luce lunare...
e parole bianche
e iridi nere  
squarciano il telo notturno
sulla mia testa...
Ti immagino così
sublime essere dei miei geni confusi
miracolo della vita
per cui si accetta il non vissuto!
Ti disegno così
cometa d'argento
stella mancante in
un cielo d'estate!

12 maggio 2011

CORRERE...CORRERE...

Vedo quella ragazzetta ventunenne dai capelli castani, vestina col tailleur bianco e valigietta nera, alzarsi la mattina alle otto e tornare a casa  alle nove di sera, in inverno cupo... la vedo correre veloce sotto i portici leccesi per tornare dalla coinquilina: le ha preparato il suo buon risotto di carote...correre perchè il parruchhiere sotto casa poi la insegue perchè vuole sapere a tutti i costi il suo nome...correre perchè fuori casa, nello schifo di quartiere che ignara si è presa in affitto, c'è puzzo di cannabis e gli indini si fumano tutto quello che trovano...correre e chiudere subito la porta di casa ansimando per l'affanno, perchè il vicino si mette alla finestra vestito di nero come un avvoltoio ad osservarla mentre rientra...e durante il giorno, quando stende il bucato ad asciugare, deve sbrigarsi anche lì, perchè il vicino prende il sole in terrazza e la osserva anche mentre mette i panni al sole...correre perchè se perde la "nuvoletta" poi perde la lezione, non mette la firma e non è frequentante: non fa niente che poi in aula tutti giocano a tris, l'importante è stare seduti e giustificare la presenza dei baroni...se non si vuole portare il doppio dei libri!!! Correre sotto la pioggia senza ombrello con le scarpe scivolose per arrivare prima al fornaio chè sennò si finiscono le tartarughe...Vedo Valeria giocare con la biancheria intima di Atonella, e le risate si spandono per la casa all'ora del the...quando alle cinque tutte escono fuori come lumache dopo la pioggia battente...
Vedo quella ventunenne correre, correre senza mai fermarsi e i suoi pensieri e progetti non si fermano mai...è dinamica, brillante...la vedo così ignara di tutto e del poi che si è costruito per strada da solo, senza chiederle il permesso e senza chiederle se andava bene così e vedo nei suoi occhi la vita fresca e la voglia di chiedere al mondo il suo posto...mi fa tenerezza vederla correre...e mi fa coraggio nello stesso tempo, perchè se la ricordo signifa che è vissuta, che c'è stata...e che vive dentro di me...ancora, dopotutto!

06 maggio 2011

SOGNO...ERGO SUM!

Ad un tratto la lucerna a palla sul corso San Giovanni diventa luna...una luna piena nascosta  dietro agli alberi rinsecchiti, il mare diviene cera colata dipinta di rosso da un timido sole che se ne va; la sera diviene un foglio dipinto da mani esperte sconosciute a qualsiasi galleria d'arte moderna e i miei pensieri diventano note musicali confuse tra le cinque linee di un pentagramma...sembrano rondini posate sui fili delle luci, pulci nell'aria osservate a naso in su...come una bambina osservo tutto intorno a me e come una bambina rido e mi stupisco delle cose vive o umanizzate da me bimba sognatrice...l'albatros che vola così in basso verso di me spinto giu' dal forte vento gallipolino...le case così vecchie e consumate dalla salsedine marina così piene di cose da dirmi..ma silenti che siete io vi capisco..e da sognatrice quale sono, do a voi il tempo di spiegarvi a me...do a voi la voce che volete avere e dono a voi le parole che volete dirmi! E quando mi sento sola in questa camera buia, così sogno e vago nella mia mente dove ci sono posti impossibili e tutte le cose terrene e non umane prendono vita...dove tutto si puo' e niente si deve e dove tutto è piu' puro perchè nessuno le puo' contaminare: la chiave di questi posti è solo mia!