In ospedale esiste una gerarchia piramidale incredibile e a qualsiasi grado o livello corrispondono tratti caratteriali e somatici evidenti a chiunque. Allora partiamo subito dalla base della nostra piramide immaginaria:
1) Qui troviamo il c.d."PORTANTINO"che nei tratti somatici è un ragazzo/a gracilino/a, sui trent'anni max 40, che dopo aver tentato inutilmente un posto in amministrazione per via di parenti lontani, dopo varie promesse, alla fine è riuscito ad ottenere il dominio dei carrelli porta-polivetri e finalmente domina incontrastato i reparti e gli ascensori: questi, infatti sono sempre occupati, e tu penserai mentre ansiosamente li attendi per essere operata:"mamma mia qualcuno è rimasto dentro" e invece dopo un po' vedi uscire lui, il portantino, con la sua navicella spaziale pronto a spazzare pantofole, pazienti e tutto ciò che trova nel suo andazzo mattutino. E quando devi passare per attraversare i corridoi stretti e lunghi dei nostri ospediali, ti trovi a litigare tu e il carrello; non c'è un codice ospedaliero che dirime il traffico carrelli, per cui alla fine, vincono sempre loro: con sapere sopraffino, ti schiacci a sogliola al meglio che puoi e in un attimo le diete dimagranti non servono a nulla, senti che puoi dimagrire da sola!!!: Se poi vuoi sapere dove si trova il reparto di ortopedia e tu sei sperduto in un'ala opposta, rivolgiti al portantino, ti "porta lui" ovunque!!!
2) Poi alla base ma molto utili, ci sono LE MENSE: le addette al cibo liquidoso degli ospedali, sono vestite di bianco, e le senti arrivare con la loro cucina portatile ad un'orario che nemmeno i galli valsuviani si sarebbero sognati; tutti contenti i pazienti stanno lì ad osservare la porta della loro stanza per intravedere il carrello acciaioso e per scorgere il sorriso delle addette: ed ecco che spunta lei, con aria depressa, che inizia a lanciare piatti semivuoti di plastica, con dentro...solo un pò di brodino freddo: con autoconvincimento ti chiedi " in fin dei conti sono un paziente, e sto a dieta". Ma poi perchè un paziente deve stare a dieta? Domanda a cui non si sa rispondere! Comunque loro, con i loro sorrisi inesistenti, non so perchè, ma ti fanno anche sentire in colpa quando afferri il piatto lanciato da tre metri di distanza, come se non lo meritassi o costassi al SSN almeno 100 euro a pasto liquidoso: questi vanno forse a gradi? Più il cibo diviene consistente e più l'ASL dovrebbe pagare!!!
3) Arrampicandoci sulla nostra piramide troviamo poi il cuore dell'ospedale: le INFERMIERE: loro per la maggior parte sono sovrappeso, capelli corti, e hanno sempre l'aria arrabbiata: le senti arrivare da lontano calpestando pesantemente e velocemente il pavimento coi loro sandali famosissimi e ti chiedi se hai combinato qualcosa: le vedi correre verso di te e in un attimo ti ritrovi nel braccio una siringa lunga quanto il loro muso: ormai sono abili iniettatrici e lanciano siringhe ovunque...la notte le sogni che ti iniettano liquidi in qualsiasi parte del corpo, in ogni posizione, peggio dei manuali del kamasutra!
4) Un pò più in alto poi troviamo gli SPECIALIZZANDI, i semidottori a cui manca l'iscrizione all'albo, usciti appena dal torpore universitario: torpore che poi, ancora, è loro rimasto. Infatti riconosci subito le loro figure: sono magri, occhiaie, sedere appiattito dalla sedia sui banchi della facoltà, impalati come stoccafissi e occhi alla Bud Spencer, semichiusi. Loro sono grandi camminatori, e fanno i canali negli ospedali perchè cercano qualcosa da fare o qualche invisibile primario o dottore che dia loro qualche direttiva: sono alla ricerca continua di qualcuno che non c'è!!! La loro voce è inesistente, come loro! Sulla tasca del loro insignificante camice stiracchiato a stralci, c'è scritto <specializzando>, e loro nascondono questo, elegantemente con una biro nera!
5) Alla penultima fascia piramidale troviamo invece i DOTTORI, loro camminano a testa "dritta", non guardano nessuno e i familiari dei pazienti appena operati, per avere qualche notizia, devono fare violenza fisica: si arrampicano su di loro in qualsiasi parte del camice verde, e supplicando qualche informazione si fanno scappare le lacrime per impietosire! Alla fine così facendo, avranno ottenuto solo la pronuncia di una timida frase:" è andato tutto bene, tutto bene"; ti scollano piano dal camice e tu resti lì impalanto con in mano solo qualche pezzo di stoffa verde...
6) All'apice poi troviamo i PRIMARI: i leoni della foresta, camminano con passi leggeri e ampi, quasi a sorseggiare il pavimento, lenti come bradipi e con la faccia fiera rivolta a picco verso l'alto: sembra stiano espiando una colpa nell'inferno di Dante penso io, perchè a tenere la testa così dritta ce n'è di dolore!!! Ma loro no, passeggiano per i corridoi come se non avessero nulla da fare...sfilano, e se dietro capita una barella con un paziente infartato, bhe c'è da sperare solo che il primario si debba infilare nella prossima stanza e liberare la strada..altrimenti l'infermiera che lo trasporta, può avvisare i parenti!
Da ultimo e non lo inserisco nella nostra piramide, c'è il DIRETTORE SANITARIO: eterea figura, inarrivabile divinità dell'olimpo ospedaliero: lui esiste ma non c'è...la sua presenza però si avverte ovunque...dalla scelta del PORTANTINO col carrello porta polivetri, della MENSA DI LIQUEFAZIONE, delle INFERMIERE lancia siringhe, degli SPECIALIZZANDI scava canali, ai DOTTORI sordo-muti, fino ai PRIMARI che sorseggiano il pavimento con passi da bradipo. E lui, lui dovrebbe essere scelto da una commissione in sede di concorso...qui ci srebbe un'altra piramide da costruire...ma..per oggi lasciamo stare...lì non finiremmo mai!!!